Sia che si viva in un condominio, sia che ci si trovi in una villetta con giardino, è possibile che si abbia a che fare con ratti e topi. Questi piccoli animali, non solo possono generare reazioni di fastidio e di disgusto, ma, con la loro urina, le loro feci e i loro morsi, possono anche trasmettere qualche pericolosa malattia. In queste situazioni, per evitare problemi, è meglio evitare il fai da te e affidarsi a ditte esperte nella derattizzazione, come una impresa di pulizie Roma. Infatti, delle manovre eseguite da persone non esperte nel settore, potrebbero addirittura aggravare la situazione.
Derattizzazione: come programmarla e come si esegue
La disinfestazione dai topi, così come la disinfestazione in generale, si basa su quattro fasi fondamentali. La prima fase è il monitoraggio ovvero un sopralluogo dell’area interessata dal trattamento, in questo frangente si cerca di capire le cause dell’infestazione. Successivamente, si passa alla progettazione, in cui si prepara la disinfestazione vera e propria. Non si può ricorrere a protocolli standard ma ogni intervento deve essere studiato e personalizzato in base alle necessità. La terza fase è quella del posizionamento delle trappole, schema appunto da gestire in base alle peculiarità dell’area su cui fare l’intervento.
In brevi tempi sarà posizionato il materiale scelto per la disinfestazione (in questo caso, generalmente, si tratta di trappole per topi). Da non sottovalutare poi la fase di controllo periodico. Dopo la derattizzazione, circa una volta al mese, è bene controllare in che stato si trovino le trappole per topi, per evitare che il problema si ripresenti.
Come si fa la derattizzazione: le trappole per topi
I ratti si adattano facilmente all’ambiente in cui vivono e possono rappresentare un rischio per la nostra salute. È bene quindi sapere come eliminare ratti e topi. Generalmente, si utilizzano delle trappole per topi che possono essere di vario tipo. Ci sono delle trappole che sono di sola cattura (quindi il topo viene poi liberato in un altro posto), o trappole che invece uccidono il topo subito dopo averlo imprigionato (con ghigliottina, scossa elettrica o gas letali).