In pochissimi si rendono conto che lo smartphone che hanno in mano o in tasca ogni singolo giorno rappresenta un vero e proprio tesoro. Infatti, al suo interno c’è una vera e propria miniera di metalli preziosi tra cui spiccano in primis rame, oro e argento che sono notevolmente per tutti i metalli più preziosi poiché utilizzati largamente in gioielleria. Tuttavia, non è solo questo il settore che impiega questi metalli poiché in elettronica dove si utilizzano vasche a ultrasuoni se ne fa largo uso, contribuendo a tenere alto il loro prezzo sul mercato.

Che cosa c’è nello smartphone

Per molti è di certo una scoperta sapere che cosa c’è dentro a uno smartphone. Tantissimi si meraviglierebbero nello scoprire che c’è dell’oro in tutti quei dispositivi elettronici chiusi nel cassetto. La maggior parte delle persone quando lo smartphone smette di funzionare, lo getta nel cassetto insieme a tutti i cellulari vecchi. È un comportamento più comune di quanto si possa pensare che ha portato gli esperti a stimare all’incirca 120 milioni di apparecchi chiusi nei cassetti e nelle cantine con tanto di metalli preziosi al loro interno pronti per essere recuperati. È proprio un vero peccato che tutti questi dispositivi restino in cantina poiché tutti i metalli preziosi e terre rare sono una preziosa risorsa che può essere recuperata grazie a valide operazioni.

Perché riciclare gli smartphone è importante

Telefoni e smartphone vengono raccolti nei cosiddetti Raee, cioè rifiuti legati ad apparecchiature elettriche ed elettroniche in cui confluiscono anche piccoli elettrodomestici, informatica ed elettronica. Ogni anno dei rifiuti vengono raccolti circa 2 milioni e mezzo di telefoni cellulari. La buona notizia riguarda il fatto che il loro tasso di riciclo è molto alto, circa del 96%. Vale a dire che di tutti i materiali che compongono il tuo telefono cellulare, il 96% viene recuperato. I benefici non sono solo economici ma anche ambientali. Da una parte riciclando cinquantamila cellulari si ottiene un chilo di oro, mentre dall’altra si evita di realizzare uno scavo di 30 km nella roccia. Evitando di dover estrarre tutti i minerali che servono per realizzare lo smartphone recuperandoli da quelli vecchi, si riducono le emissioni dannose e si risparmia energia.

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