I dati dicono che un infarto si può prevenire in circa 4 casi su 5. Significa che si può fare davvero tanto per impedire che avvenga un pericoloso infarto che può essere letale. Se così non fosse, potrebbe comunque dimostrarsi un evento traumatico che ha conseguenze sull’intero sistema. Spesso succede che capiti durante la terza età provocando la perdita dell’autonomia. Chi deve spostarsi per sottoporsi a cure, protocolli riabilitativi o simili, può necessitare di un mezzo medico che cioè a bordo abbia tuto il necessario per intervenire in caso di emergenza. È sufficiente prenotare una ambulanza privata a Roma.

Lo studio sulla prevenzione

La ricerca condotta su moltissimi pazienti ha evidenziato che si può prevenire l’episodio di infarto adottando uno stile di vita sano. Nulla di nuovo insomma: i dati confermano che mangiare sano, fare attività fisica ed evitare il fumo è fondamentale per curare la propria salute.

Seguire un regime alimentare sano

Chi segue un regime alimentare sano e pratica sport, riesce a tenere sotto controllo il suo peso corporeo e quindi avere una probabilità molto minore rispetto a chi non fa lo stesso di avere un infarto.

Fare attività fisica

L’attività fisica riduce notevolmente il rischio di cardiovascolare perché aiuta a ridurre il grasso corporeo. Spesso l’infarto è legato a un alto colesterolo che si accumula nelle arterie bloccando il flusso sanguigno. Inoltre, fare sport significa allenare tutti i muscoli del corpo, ma proprio tutti cioè compreso quello cardiaco. Un cuore allenato e in salute è meno soggetto a danni e patologie come l’infarto.

Limitare l’alcol e astenersi dal fumo

L’astensione dal fumo e una limitata assunzione di bevande alcoliche, soprattutto ad alta gradazione, completa il quadro per stare in salute. Possono sembrare consigli già sentiti e risentiti milioni di volte ma lo studio dimostra che fanno davvero la differenza perciò tutti dovrebbero metterli in pratica il prima possibile.

NB: questa non è una pubblicazione medica. Per informazioni precise in merito alla propria salute, bisogna sempre far riferimento al medico curante e seguire le indicazioni date dai professionisti.

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