Nel compost inizialmente il contenuto di acqua dev’essere tra il 50 e il 60% e quindi per garantire il corretto grado di umidità, il cumulo può essere coperto durante i periodi piovosi con materiali tipo teli in juta o strati di foglie e paglia per un’altezza massima di 10 centimetri. Inoltre occorre la giusta ossigenazione per far lavorare bene i batteri. Quindi non comprimere il materiale del cumulo e rivoltarlo spesso con un forcone.

L’alternativa al cumulo è la concimaia, cioé una buca scavata direttamente nel terreno nella quale mettere gli scarti organici, ma in questo caso il fondo va assolutamente impermeabilizzato. Per questo servono tubi drenanti e un bancale oppure uno strato di ghiaia sotto il materiale organico che viene messo nella buca.

Come si utilizza il compost?

In genere il compost è pronto dopo una quindicina di settimane in inverno e dopo 10-12 settimane in estate, ma per accorgersene basterà sentire il suo odore: quando è forte significa che è maturo. Una volta pronto si può quindi utilizzare in diversi modi. Il principale è come fertilizzante prima della semina in aggiunta alla terra che, specie se acquistata al supermercato o nei negozi di fiori e piante, è povera di sostanza organica e quindi poco fertile. La dose corretta di compost è almeno una carriola ogni 2-3 metri quadrati di terreno mescolando poi bene.

Ma il compost serve anche per rendere più forti e vigorosi i prati, specie in caso di risemina dell’erba. In questo caso va distribuito su tutta la superficie in maniera omogenea prima di seminare l’erba. E ancora, nei vasi o nelle fioriere come sostituto o integratore del terriccio (in eguale quantità di peso) oppure ancora come concime organico per migliorare la fertilità del terreno nutrendo in maniera equilibrata le piante da frutto. In questo caso non meno di 3 chili di compost per ogni metro quadro, miscelandolo bene con il terreno usando anche una zappetta.